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LA GIOSTRA DEL CIELO
LA GIOSTRA DEL CIELO
23 gennaio 2024 - ore 10.30

Teatro MAG (già Sacri Cuori). Via Magliano Sabina -Biglietto: € 8,00

Per la Giornata della MemoriaEtà consigliata: MEDIE E SUPERIORI

Due nomi, un’identità. Irena Sendler, infermiera nel ghetto di Varsavia. Jolanta,
combattente della resistenza polacca.
La storia di una donna dal coraggio straordinario, una donna che salvò più di 2000 bambini dall’inferno dei campi di sterminio, facendoli uscire di nascosto dal ghetto grazie a una rete di persone altrettanto coraggiose, per affidarli a famiglie polacche che li avrebbero tenuti al sicuro.
Di ogni bambino Irena si segnava i due nomi: il vero nome ebraico e il nuovo
nome polacco, perché alla fine della guerra potessero riabbracciare le proprie
famiglie.

Durante lo spettacolo, Irena rivive i suoi ricordi, dagli insegnamenti del
padre durante l’infanzia, all’invasione della Polonia, dal matrimonio all’amore per un
altro, un amore proibito, infine agli atti di estremo coraggio e di resistenza durante
l’orrore del nazismo.

Irena attraverso le sue parole si rivolge ad Adam Celnikier, il giovane comunista ebreo per il quale, nonostante sia lui che lei fossero sposati ad altri, aveva perso la testa.
Un amore così forte da sfidare gli ordini dei nazisti, da far naufragare entrambi i loro matrimoni. Un amore così forte da sfidare i confini del ghetto.
Rivolgendosi ad Adam, Irena ripercorre molte storie. Storie di persone di straordinaria forza, come Ala Golab, infermiera, che scelse di affidare sua figlia a lei e rimanere nel ghetto per aiutare altri bambini abbandonati, il dottor Janusz Korczak, che si prese cura dei ragazzi dell’orfanotrofio del ghetto seguendoli infine nel vagone piombato che li avrebbe portati alla morte, Jaga e Janka, le due sorelle della Resistenza che protessero il segreto di Irena, Rachela che si dissolse e rinacque combattente, Ewa che morì a Treblinka, Jan Dobraczynski, personaggio chiaroscuro, nazionalista e antisemita, ma che accettò comunque di prendere enormi rischi per salvare decine di bimbi ebrei.
Storie di persone comuni, di madri e padri messi di fronte all’impossibile scelta di affidare i propri figli a degli sconosciuti per salvarli, o rimanere con loro per proteggerli in un luogo in cui imperava la morte.

I nazisti fecero installare un luna park proprio accanto al ghetto, e fu montata una
grande giostra panoramica. Durante i giorni della rivolta, i polacchi fecero la fila per
acquistare i biglietti, per guardare il ghetto che veniva messo a ferro e fuoco, i
ragazzini fucilati in strada, centinaia di migliaia di persone deportate a Treblinka.

Irena prendeva il tram della linea Muranow, aveva tra le gambe una borsa logora, che
conteneva un bambino sedato, per portarlo oltre i confini dell’inferno e poterlo
salvare.

Guardando la giostra del cielo, pensò che questo era un mondo capovolto,
dove gli adulti salivano sulla giostra per guardare i bambini morire.

In un mondo normale, i bimbi avrebbero dovuto esser sulla giostra, non in borse logore con il sedativo nel sangue, o in treni merci diretti ai campi di sterminio.

Con un dolore allo sterno, pensò a tutti i bambini che non aveva salvato, a quelli che
non sarebbe riuscita a salvare. Li immaginò così: che la stavano guardando dall’alto,
che stavano guardando dall’alto il mondo intero, dalla loro giostra, una giostra
stupenda, una giostra al contrario nel cielo.









Per info e prenotazioni:
La Compagnia delle Stelle
Tel. 392 9639910
info@lacompagniadellestelle.it
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